Sindrome da deficit di attenzione e iperattività: un nemico insidioso.


"Non dobbiamo lasciarci ingannare da quel preconcetto diffuso che liquida la sindrome da deficit di attenzione e iperattività come un disturbo fastidioso e passeggero dell'infanzia" ha spiegato William Barbaresi del Boston Children's Hospital "i nostri risultati dimostrano che parliamo di una patologia che ha forte incidenza sullo sviluppo sano dei bambini e sulla loro qualita' di vita da adulti. Si tratta di una sindrome che va seguita e curata come si fa con una malattia cronica come il diabete". Barresi è autore di uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics, che ha dimostrato che soffrire di sindrome da deficit di attenzione e iperattivita' da piccoli aumenta le possibilita' di sviluppare patologie psichiatriche e di essere più vulnerabili al suicidio da grandi. L'indagine ha seguito circa seimila bambini fino all'eta' adulta ed ha rilevato che solo
il 37,5 per cento dei bimbi del campione e' risultato libero da qualsiasi conseguenza sulla salute connessa alla sindrome durante il corso della vita. Dai dati e' emerso che: il ventinove per cento dei bambini con sindrome da deficit di attenzione e iperattivita' non risulta guarito da adulto; il 57 per cento dei bimbi con sindrome mostra in fase adulta uno o piu' problemi associati a disordini psichiatrici, come disturbo antisociale della personalita', episodi di ipomania, abuso e dipendenze da stupefacenti, ansia e depressione.