Intervista alla Dott.ssa Benedetta Mattei: il concetto di benessere è solo soggettivo.


La parola benessere è molto usata: per lei cosa significa?
Benessere e' di certo una parola di cui in questo momento si abusa, forse perché essendo un momento di crisi in generale, tutti ambiscono al benessere a 360 gradi, un benessere che può essere economico ma anche e sopratutto psico/fisico, ecco perché fioccano i centri benessere, l'alimentazione centrata al benessere, i negozi specializzati in prodotti bio, ma in terapia il concetto di benessere è solo soggettivo e non può dipendere da quello che mangio o dalla mia attività fisica se non in parte.

In terapia può capitare che il paziente cerchi di delegare delle decisioni importanti al terapeuta, come risponde a questi tentativi?
Può accadere che un paziente nei momenti cruciali della terapia tenta di svicolare  rispetto agli obiettivi posti all'inizio del percorso, tentando quindi di delegare al terapeuta una decisione importante, ad esempio nella mia esperienza e'accaduto spesso  che per i pazienti possa essere stato molto difficile  decidere di interrompere la terapia, questa è una decisione che si prende insieme e alla quale ci si prepara, ma spesso avviene che i pazienti non riescono a seguire tutti gli step ed improvvisamente chiudono la relazione terapeutica delegando quindi al terapeuta la responsabilità rispetto alla fase di chiusura.
In questi casi bisogna rispettare i tempi del paziente, seppur rimandando l'importanza ed il rispetto di tutte le fasi per la buona riuscita della terapia, ma non possiamo forzare un meccanismo che in quel momento sembra inceppato.

Nella sua esperienza di sessuologa, quali sono oggi, le più grandi minacce alla serenità ed all'appagamento della vita sessuale?
La vita sessuale oggi, sempre in base alla mia esperienza clinica, sembra minata da vari aspetti sociali: i ruoli nella coppia che sono sempre più paritari tra uomo e donna e questo può sconvolgere un ménage classico che non prevede magari una donna più dominante sessualmente rispetto al maschio; ho notato che anche la comunicazione a volte influisce molto sui rapporti: fare sesso e' anche un modo di comunicare e a volte un difetto di comunicazione può creare problemi anche nella sessualità, nell'intimita'  puo' essere di fondamentale importanza come ci esprimiamo con l'altro facendo attenzione a non turbare equilibri che possono essere molto precari.
Anche i falsi miti legati alla sessualità ci possono mettere in crisi rispetto alle nostre possibilità, oggi esiste una maggiore apertura verso il sesso rispetto al secolo scorso e questo può creare sfiducia e indecisione anche verso ciò che dovrebbe essere più naturale ed istintivo.

Cosa la società civile non tiene in debito conto, del sapere sviluppato dalla psicologia?
Nella nostra cultura la psicologia ma sopratutto la figura dello psicologo sono ancora viste dalla gente comune con un occhio critico e sopratutto ritenute ancora poco credibili, questo fa si che si faccia fatica ad inserire la cultura dello psicologo ad esempio in una scuola o in farmacia, se non in casi sporadici.
E quando questo avviene lo si reputa un optional... Un accessorio in più utile, ma pur sempre un accessorio quindi in quanto tale non fondamentale. Tutto ciò continua ad accadere malgrado tutti gli episodi di disagio sociale a cui assistiamo nel nostro piccolo fino ai casi di cronaca,che chissà magari in molti casi si potrebbero anche evitare con la giusta prevenzione, ovviamente in sinergia con tutti gli altri attori che lavorano in ambito socio sanitario.

Intervista rilasciata da Benedetta Mattei
 www.benedettamattei.it